FAMIGLIA:
Rutaceae
NOMI COMUNI:
Arancio forte, arancio selvatico, chinotto, margaritin, portugal cetrangolo amaro, tarongia de pilligioni
LA PARTE ATTIVA:
I fiori, le foglie, la corteccia del frutto.
QUANDO SI RACCOGLIE:
I fiori e le foglie devono essere raccolti separatamente, al momento della fioritura recidendoli in giornate asciutte ed evitando di raccogliere i relativi piccioli; la corteccia del frutto si ottiene sbucciando i frutti non ancora maturi, quando la scorza e' ancora verde.
PROPRIETÀ:
Aperitive, digestive, aromatiche, sedative, antispasmodiche.
PRINCIPI ATTIVI:
Olio essenziale, esperidina e limonina.
COME SI USA LA PARTE ATTIVA
Le preparazioni ottenute dalla scorza dell'Arancio amaro hanno proprieta' aperitive e digestive, antispasmodiche nei dolori di stomaco. Le foglie sono valide, in infuso, per le proprieta' leggermente sedative e antispasmodiche. Dai fiori freschi si ottiene un'acqua distillata reperibile in farmacia, che, oltre ad avere proprieta' aromatiche, e' il costituente di molte preparazioni cosmetiche e decongestionanti.
USO INTERNO
La corteccia secca del frutto:
Per stimolare l'appetito, per facilitare la digestione, per i dolori di stomaco.
Infuso:
2 grammi in 100 ml di acqua. Una tazzina prima o dopo i pasti.
USO INTERNO
La corteccia secca del frutto:
Per i dolori di stomaco.
Tintura:
20 grammi in 100 ml di alcool di 70º (a macero per 15 giorni). 20 gocce su una zolletta di zucchero o in acqua, all'occorenza.
Tintura vinosa:
3 grammi in 100 ml di vino dolce (a macero per 10 giorni). Un bicchierino dopo i pasti.
Elisir:
Sciogliere 15 grammi di tintura di Arancio amaro in una miscela di 100 grammi di alcool a 95º, 50 grammi di zucchero e 25 grammi di acqua. Un bicchierino dopo i pasti
USO INTERNO
Le foglie secche:
Come sedativo stomachico.
Infuso:
2 grammi in 100 ml di acqua. Una tazza la sera prima di coricarsi.
USO INTERNO
I fiori secchi:
Per l'insonnia (dei bambini in particolare)
Infuso:
2 grammi in 100 ml di acqua. Una tazzina o una tazza la sera prima di coricarsi.